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silverback
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CITAZIONE (Giubizza @ 11/3/2007, 11:31) Ma nelle antiche tribù che rapporti c'erano tra uomini e bambini? Un esempio: i Pawnees, una popolazione di nativi americani, preparavano i bambini al loro ruolo di guerrieri svegliandoli la mattina presto e gettandoli nella neve.
Del resto, ancora oggi, in tante culture la virilità viene riconosciuta solo dopo un rito di passaggio che mette alla prova il coraggio di un adolescente di fronte al fuoco delle aspettative culturali. Alcune di queste popolazioni vivono sugli Altopiani Orientali di Papua Nuova Guinea. Esse sono anche solite riferirsi alla virilità come al "Grande Impossibile".
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*STRIDER*
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CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 11/3/2007, 18:25) Nell'U.R.S.S., come ho già fatto notare, le donne erano totalmente indipendenti dagli uomini, dato che, se benestanti, vivevano in modo più che adeguato con il loro reddito, se erano povere, lo Stato le assisteva e le manteneva. E' vero che nell'ex U.R.S.S. il patriarcato non esiste più da molto tempo ma lo è altrettanto il fatto che quel paese era, ed è rimasto a tutti i livelli, profondamente maschilista*. Paese dove, tra l'altro, i diritti umani sono ancora oggi un optional (come lo sono in Cina e nei paesi musulmani). Pertanto è ovvio che in tale contesto l'etica femminista non abbia potuto attecchire. L'etica femminista può attecchire solo laddove qualcunO permette ad essa di attecchire...
* Patriarcato e maschilismo non sono esattamente sinonimi, come le femministe vorrebbero far credere, non necessariamente vanno di pari passo. Il maschilismo può esistere e prosperare anche in società non più patriarcali. E li' non c'è "trippa per gatti" per il femminismo...
P.s.: a rovescio si può fare notare che quelle degli Stati Uniti e del Canada non sono società matriarcali: eppure li' il femminismo "prospera" a più non posso.
Edited by *STRIDER* - 15/3/2007, 17:56
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CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 13/3/2007, 20:16) Io mi riferivo al fatto che se è vero che la misandria maschile è sempre esistita ed è sempre stata palese, è altrettanto vero che la misandria femminile forse è anch'essa sempre esistita ma non era mai stata sfoggiata come in questi ultimi decenni. Quindi, la grande differenza tra la situazione degli uomini di un secolo fa e quella degli uomini d'oggi è soprattutto causa della misandria femminile. Ma si potrebbe dire allora che il neofemminismo è una sorta di "Manuale d'uso della misandria a favore del genere femminile"?
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*STRIDER*
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CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 13/3/2007, 20:16) Certo... se ci fossimo noi al governo non cederemmo contro certe lobby ma alla fine, se lo scettro dell'etica non passa in altre mani, noi saremmo una meteora nel panorama politico nazionale o peggio ancora ci farebbero le scarpe di piombo nel giro di pochi mesi... e chi si è visto si è visto. Io invece dico che lasceremmo una bella traccia...
CITAZIONE i politici non ne sono in grado. I media sono divisi e non se la sentono di andare contro chi gli dà il pane. Appunto...
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silverback
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Commento di una femminuccia trovato in rete: http://it.answers.yahoo.com/question/index...4AAXZrFE&show=7
CITAZIONE vedi le persone come mi fanno solo ridere! tu dovresti svegliarti fuori! solo tu!? solamente perchè il tuo cuoricino é stato spezzato da una donna e inizi a sparare cavolate! si é vero, i lavori faticosi li fate voi,pagate voi,inziate a fare tutto voi! Ma é questo l'uomo! L'uomo ha il suo ruolo nella vita, cioè di mantenere la famiglia ed amare la priopria donna! Per essere considerato uomo deve vincere, superare ed essere sveglio, deve avere degli obiettivi nella vita e volere una famiglia! tu che vuoi fare? andare a pu.tt.ane tutte le sere dato che ti costa meno? tu non sei un uomo! tu hai paura della donna, ed é ridicolo! hahahha! se continuerai a pensarla così fai prima a cambiare sponda! o forse lo hai già fatto? in ogni caso se fossi in te inizierei a ragionare diversamente perchè così non andrai proprio da nessuna parte!! ciao baby! "... solamente perché il tuo cuoricino è stato spezzato da una donna"
"... tu non sei un uomo! tu hai paura della donna, ed è ridicolo! hahahha!"
... no comment.
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-Julius-
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CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 28/2/2007, 17:19) la definisco una minaccia per l'intera razza umana......... -.-"
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dontpanic
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Cioé, ragazzi... stiamo parlando di 'sta "roba" qua...
Ecchessarà mai...
Comunque ha già cambiato avatar..
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Scienziato apocrifo
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Lo ha cambiato anche perchè io e tanti altri abbiamo segnalato l'abuso a myspace
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dontpanic
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CITAZIONE (Scienziato apocrifo @ 22/5/2007, 13:47) Lo ha cambiato anche perchè io e tanti altri abbiamo segnalato l'abuso a myspace Ahahah!! BRAVI!
(hey, quando serve qualche firma in più... sai dove trovarmi... )
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silverback
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http://www.ecologiasociale.org/pg/movimenti_home.html L'uomo dovrà pagare alla moglie un risarcimento di 25mila euro Il giudice: "Le regole della civile convivenza devono essere sempre rispettate" Cassazione, condannato marito violento "Colpevole anche se provocato"
ROMA - La violenza ha sempre torto. Anche se a scatenarla è un atteggiamento palesemente provocatorio. Lo ha affermato oggi la Cassazione che ha condannato per maltrattamenti un uomo che aveva alzato le mani contro la moglie, protagonista a sua volta di comportamenti aggressivi nei confronti del marito.
L'uomo, che in prima istanza era stato assolto dal tribunale di Piacenza, è stato però ritenuto colpevole dalla Corte di appello di Bologna che lo ha condannato a versare 25mila euro di risarcimento alla moglie. Contro questo verdetto il marito ha fatto ricorso in Cassazione puntando il dito contro la mancanza di prova dei maltrattamenti. Ma senza successo.
Secondo il giudice, l'atteggiamento aggressivo della propria compagna può portare a un piccolo sconto di pena ma non può evitare la condanna. Nella sentenza si legge infatti che "il reato di maltrattamenti può evidenziarsi anche in un contesto familiare caratterizzato da forti tensioni, ascrivibili ad entrambi i protagonisti della vicenda, tra i quali viene a crearsi un clima di reciproca insofferenza e intollerabilità".
Per la Cassazione, "anche una tale situazione deve essere comunque gestita con equilibrio,nel rispetto delle regole di civile convivenza e della dignità fisica e morale della persona e - conclude - non legittima reazioni che insistono su condotte abitualmente proiettate all'aggressione, alla mortificazione e all'umiliazione della controparte".
(18 settembre 2008)
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71 replies since 8/2/2007, 01:40 3567 views
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