Paolo Barnard

"Sono andato a puttane"

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  1. LordDrachen
     
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    DI PAOLO BARNARD
    paolobarnard.info

    Questo scritto è per voi donne, parla della spaventosa degenerazione del sesso commerciale, e della mancata risposta di quello ‘sano’. Vorrei sentire le vostre reazioni.

    Non sono un ipocrita, per cui inizio raccontandovi che tempo fa ho caricato una prostituta e l’ho portata a casa mia. Pagata subito, lei si spoglia, si lava e mi dice “ti faccio di bocca e poi mi scopi, ok?, mezzora, ok?”. E’ piuttosto bella, ma dico sul serio, decisamente superiore alla media italiana, e non è l’unica là fuori. Rimane sul letto ad aspettare la mia carica, ma io le chiedo a bruciapelo “Perché fai sto mestiere?”. La mia sintesi potrà apparire banale, eppure in un Paese come l’Italia dove la Cultura della Visibilità è tutto, una donna così bella deve proprio passare le notti a caricar gente (come me o peggio)? Mi dice: “Con 100 euro in Romania mangi un mese in quattro persone, ecco perché”. Lo immaginavo, ma insisto: “Certo, se però ti trovi un uomo benestante qui… e bella così te lo trovi subito… non è un po’ meglio?”. Lei: “Come faccio? Con chi esco? Da sola? Non conosco nessuno”. “Ok,” replico “iscriviti a un’agenzia di modelle per intimo, per le fiere o cose del genere”.

    La ragazza mi fissa come se stessi parlando di Marte e di volare lassù. Il messaggio di quello sguardo, credetemi, era di una disistima terribile; il marciapiede è il target che la sua storia le ha trasmesso in eredità, non le è concesso neppure contemplare un mezzo gradino più alto. La giovane mi sollecita a consumare l’incontro nei minuti restanti, ma io a quel punto ho altri pensieri e la mia serata di sesso rapido svanisce. Sulla via del ritorno apprendo che non ha uno sfruttatore, lo ha avuto ma, dice lei, “se una ha le palle alla fine può sbarazzarsene, garantito”. Le credo, o meglio, le crede il mio senso di colpa.

    Il senso di colpa. Perché l’ho fatto? Mi voglio rispondere. L’ho fatto perché volevo avere fra le mani una giovane ragazza nuda senza impazzire per trovarne una, esercizio che per il maschio medio normalmente significa trenta serate nei locali, cento abbordi sempre difficili, e altre mille assurde peripezie che noi uomini dobbiamo inventarci per avere finalmente una o due magre occasioni di sesso. L’ho fatto perché l’alternativa praticamente non esiste, e l’alternativa si chiamerebbe Sesso Ludico. Ludico significa eros veloce, fuori dal sesso di casa (che ora non ho), senza allegati, laccioli, sgambetti, commediole da recitare eccetera. Insomma, un aperitivo, una partita a carte, solo che al posto del Campari o degli amici/amiche c’è il sesso, puro relax da scambiare con chi ne ha altrettanta voglia lì per lì. Nel mondo del sesso ludico la donna che desidera un’ora di svago si comporta come l’uomo, tale e quale. Invece della palestra o della cioccolata in tazza con l’amica, essa adocchia un bel tipo ovunque si trovi, lo squadra, decide ‘ok, quello mi attizza’ e gli si avvicina per chiedergli “Che fai stasera? Domani? Ti va un’uscita?”. Sì?, bene. No?, ok passo al prossimo. Una cosa pressoché inesistente qui, oggi, fra noi. Ne riparlo più sotto.

    Il fatto è che noi uomini corriamo quasi ogni giorno della nostra vita adulta dietro al sesso ludico, lo necessitiamo come l’aria, perché il nostro DNA ci ha fatti così. Siamo degli ‘inseminatori’ che dai tempi in cui camminavamo a quattro zampe in qualche punto della Tanzania dobbiamo inseminare il più possibile. Lo fanno i leoni, i topi, i pipistrelli e praticamente ogni specie di sesso maschile sul Pianeta. Questo ci ha ‘regalato’ un desiderio sessuale molto, molto superiore a quello femminile (per le donne, stesso marchio da DNA in direzione opposta, visto che siete programmate per figliare e conservare la specie). Ecco perché vi sembra sempre che gli uomini ‘ce l’abbiano piantata nella testa’ (la gnocca); non è una mania, è genetica. Ma qui sorge il problema dei problemi. Al mondo ci sono solo maschi e femmine (salvo rare eccezioni), e se i primi necessitano di sesso dieci volte le seconde, che accade?

    Accade un disastro, e cioè un giro di prostituzione e di pornografia per un valore cumulativo mondiale di 120 miliardi di dollari. Accade che la quasi totalità degli uomini che voi donne conoscete o che vi giacciono accanto fa uso di porno, ga-ran-ti-to, e che una percentuale spaventosa va a prostitute, o ci è andato, o ci andrà, o ci ritornerà. Accadono le vite veramente buttate delle ragazze come la mia rumena, e tutta la mafia e orrore correlati. Accade che vivete, voi donne, in un mondo dove la vostra immagine è artificiosamente ridotta a perenni orgasmi e voluttà mentre mangiate uno yogurt in tv, o toccate una lavastoviglie o una scatoletta di tonno. Vivete in un mondo dove dal giornalaio è meglio non guardare a sinistra/destra perché è zeppo di cosce spalancate e bocche deformate da arnesi immensi, tette culi capezzoli come coriandoli (immagino l’inverso, io che compro il giornale immerso fra cazzi, pettorali gonfi, testicoli plasticati, ecc.). Vivete in un mondo dove vostro figlio al 99% imparerà come si fa sesso dal dvd più porco del momento (e fosse solo uno). E in un mondo strano dove esiste l’espressione “gliela do o non gliela do”, ma non l’espressione “glielo do o non glielo do”, e un mondo così vi condanna a una vita grama, pensateci. Ve la spiego: c’è una legge di mercato, bieca come sempre è quella legge, dove la domanda (di gnocca) è cento volte l’offerta, e voi donne (detentrici della preziosa materia) avete così un potere immenso di frustrare noi uomini sempre tormentati da quel DNA maledetto. Salvo poi che dopo averci fatto spellare la testa e altro per finalmente ‘averla’, noi ve la facciamo pagare in mille modi da veri beceri quali sappiamo essere. Bello schifo. E poi ci sono le vili chat erotiche (faccia a faccia macché, dietro il pc di tutto), gli scambisti, i privé dei locali Lap Dance con ancora altre orde di rumene o nere e coi vostri mariti/fidanzati lì a plotoni. Ci sono le migliaia di anonime studentesse che si prostituiscono in ogni città con gli annunci sulle riviste di settore, le escort di lusso, e poi la miserabile piaga del porno turismo di Cuba, Tailandia ecc. Insomma, un quadro osceno. Una realtà colossale, ciclopica, oggi deviante oltre il limite dell’assurdo, che troneggia sulle nostre vite ma che riceve da voi donne quasi nessuna attenzione, né proposte di soluzioni. Vivete accanto a uomini ridotti, loro malgrado, così. La vostra vita è zuppa di questa malattia erotica da DNA sfasato rispetto all’evoluzione dei tempi, e cosa fate?

    Prevengo qui alcune obiezioni udite non di rado da donne coinvolte in questi dibattiti. Reclamate per esempio che non siete voi a restringere l’offerta di sesso, anzi, che sono gli uomini oggi a esserne sovente disinteressati. Mi sono persino sentito dire “ma io la darei eccome, è che non si trovano poi tutti sti uomini”. Sono affermazioni fallate, dovute al fatto che la donna in queste cose tende a mentirsi, a operare una rimozione acrobatica della realtà, là dove essa non si accorge che alla sua eventuale disponibilità interiore corrisponde però un respingente istantaneo all’esterno, che scoraggia moltissimo il maschio nell’approccio. In parole povere, lei vorrebbe, ma poi ‘se la tira’ al momento del contatto con l’uomo, cioè si irrigidisce o pretende il solito preambolo per noi estenuante di un lungo rito corteggiatore anche per una semplice trombata, e noi spesso gliela diamo su. Altre donne sostengono che sono i pregiudizi maschili a bloccarle, cioè il timore di essere poi additate come quelle che ‘la danno a tutti’, le ‘pompinare’ ecc. In questo c’è un elemento di verità, ma si tratta oggi, nel mondo occidentale evoluto, di casi sporadici, e ciò non spiegherebbe in ogni caso l’imponente divario di domanda/offerta che domina il sesso fra i generi. Infine ci sentiamo dire da voi che l’uomo comunque non perderebbe il vizio del sesso commercial-mediatico anche se lo potesse ottenere tranquillamente dal mercato ‘sano’, poiché “in fondo voi maschi sognate sempre di possedere la donna, vi eccita comprarvela, la dovete immaginare serva e sporca”. Di nuovo vi gabbate. Le ultime ricerche di settore puntano in primo luogo al bisogno fisiologico insoddisfatto come motivazione del cliente, poi al bisogno di essere accolti, e solo in ultimo al maschilismo irriducibile. Possiamo sicuramente dire che per tantissimi maschi la natura squallida dell’alternativa a pagamento - che si tratti della milionesima sega davanti al pc o, peggio, della trombata con una che ti mette fretta, ti succhia con il preservativo, e alla quale non puoi leccare la passera per paura dell’Aids, che non ti bacia, e sta lì a prendersi il tuo corpo come fosse un comodino da spostare – è una parte assai spiacevole di queste vie di fuga che volentieri si risparmierebbero. Poi, certo che ci sarebbe sempre una minoranza fisiologica di uomini recidivi che punterà comunque al degrado, ma chissenefrega, non fanno testo.

    Un breve stop sui dati, vale la pena conoscerli. In Italia ci sono circa 70 mila prostitute rappresentati oltre 35 Paesi. I casi di violenze su queste donne in questi ultimi anni sono stati circa 700.000. Sono 9 milioni i clienti italiani delle prostitute (1 uomo su 2) con un giro d'affari di 1 miliardo e 80 milioni di euro all’anno. Nel mondo, il business della prostituzione raggiunge i 60 miliardi di euro (battuto solo da quello delle droghe), con circa 40 milioni di donne coinvolte; il giro d’affari del porno passa i 57 miliardi di euro, senza contare l’immenso mercato nero. I clienti italiani delle prostitute rispondono al seguente identikit: in prevalenza uomini fra i 35 e i 40 anni, lavoratori, nella maggioranza dei casi single con un’istruzione medio-alta; cercano le ragazze direttamente in strada in media una volta ogni 15 giorni. Per un nutrito gruppo, le mogli/compagne sono viste così: “Ti costringono ad andare in cerca di sesso a pagamento perché quando ti sposano ti promettono che farai sesso tutte le volte che ne avrai voglia, poi usano il sesso come una risorsa, un'arma”. Il mercato globale del turismo sessuale incassa qualcosa come cinque miliardi di dollari all’anno, con Paesi come la Thailandia dove il turismo (a prevalenza sessuale) è stato la prima fonte di valuta estera e contribuiva per il 13 % al Pil. Cuba, che sotto il regime di Batista era soprannominata il bordello degli USA, è oggi nota come il bordello d’Europa, con gli italiani in prima fila. (fonti: Gruppo Abele, Dipartimento Pari Opportunità, Ministero degli Interni, Fondazione Ismu, Transcrime, Università di Trento e Cattolica di Milano)

    Spaventoso. Il problema della disparità di domanda e offerta di sesso fra uomini e donne è una catastrofe, e credo che queste righe lo abbiano dimostrato. Allora, donne, le vie per affrontare tutto ciò sono per me due, salvo poi scoprirne delle altre se avrete l’intelligenza di aprire un ampio dibattito su questo immenso problema. O mantenere lo status quo, con miglioramenti cosmetici, se decidete che per tanti motivi non potete/volete cambiare il vostro approccio al sesso. Oppure fare la terza rivoluzione dei generi nella Storia. Va fatta in partnership con noi uomini, ma non vi nascondo che qui la parte maggiore tocca a voi. Eccola: dovete abbracciare il Sesso Ludico, imparare a farlo e a chiederlo con naturalezza. Dovete imparare a smettere di avere paura di ‘far vedere’ che lo volete quando lo volete, dovete soprattutto semplificarci immensamente il percorso che dallo stimolo erotico porta alla soddisfazione di quello stimolo, semplificarlo imparando ad accogliere con più morbidezza le nostre avances (indipendentemente dal sì o no-grazie finali), oppure e soprattutto cominciando a FARLE quelle avances. Sesso gioco, sesso aperitivo, sesso jogging, sesso semplice. Donne, siamo esasperati dalla fatica orribile che dai 15 anni in poi ci tocca fare ogni volta, ogni maledetta volta che una ragazza ci colpisce, che vorremmo una ‘smanazzata’, un divertissment, o anche solo parlarlvi con una birra in mano. Voi non sapete cosa significhi esse ‘cacciatori’ in questo campo, può essere emozionante per un po’, poi ti distrugge, soprattutto quando nella normalità dei casi su cento tentativi al maschio tornano sbattuti in faccia come padellate 98 occhi scocciati, o girate di spalle, oppure i “non mi stressare”, i “non è il caso”, la rigidità, la freddezza o addirittura il disprezzo. Vi garantisco che sono tutte pugnalate alla nostra emotività, moltiplicatele per decenni, anche se noi poi fingiamo di sbattercene, ma non è vero. Una vita così ci indurisce, ci incattivisce dentro, e infatti, come scrivevo più sopra, poi le donne quel potere lo pagano carissimo, quando noi avvelenati ci vendichiamo da beceri chiamandovi troie o bocchinare con gli amici e nelle compagnie appena riusciamo finalmente ad averla. Qui entra in gioco la parte che tocca al maschio nella terza rivoluzione dei generi, cioè un impegno a dismettere per sempre, a seppellire negli inferi, lo stigma demenziale che appiccichiamo ancora oggi alle poche donne capaci di sesso ludico. Dobbiamo cancellare dal nostro cervello l’idea medievale che quelle che la danno sono una cosa, quella da sposare sono un’altra. Dobbiamo altresì piantarla con la pretesa idiota che tutte la diano con gioia ma non nostra moglie. Significa imparare in questo campo a non vedere, a non sentire, a non chiedere, ovvero il non detto anche se immaginiamo, e che valga per i giochi extra di lui come per quelli di lei. Questa rivoluzione va fatta in partnership, perché conviene a tutti.

    Riequilibrare urgentemente lo squilibrio intollerabile fra domanda maschile e offerta femminile di sesso nel mondo moderno, conviene però soprattutto a voi donne. Come si diceva, il controllo dell’offerta (la do - non la do) vi dà un potere immenso, ma vi massacra pure. Oggi il corpo femminile è ipertroficamente valutato proprio a causa di quella sproporzione, e se non lo fosse più, se cioè a domanda 100 corrispondesse un’offerta adeguata, sparirebbe anche la commerciabilità oltraggiosa delle vostre parti corporee: mai più donne-pezzi di scottona nude e saltellanti che appaiono in tv ma non si odono; mai più deficienti televisive che ‘vengono’ mentre scartano il budino; mai più le ‘Albe Parietti’ invitate a parlare fra esimi intellettuali solo perché le telecamere possano offrirci due tette e una bocca da pompini fingendo però la parità intellettuale in televisione; fine del degrado grottesco della vostra immagine, in Italia in particolare. Dovete, in sintesi, svalutare la gnocca su questo mercato impazzito, rendendola molto molto più felicemente accessibile, e consegnare così al dimenticatoio della Storia le massime come 'tira più un pelo di figa che un carro di buoi', che infatti ispirano l’osceno concetto del gnocca-based marketing che vi insudicia la vita. E infine, pensateci, in un mondo di sesso ludico crollerebbe una fetta enorme del putrescente castello mondiale del commercio sessuale, portandosi al cimitero gli scempi planetari che causa.

    Questa la mia sintesi di partenza. La penna a voi, datevi da fare, agite, proponete, fatevi sentire.

    Paolo Barnard
    Fonte: www.paolobarnard.info
    Link: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=129
    20.08.2009



    pur non condividendo la soluzione, è importante che un giornalista che mai si è occuparto
    di questo cominci a percepire parte del problema.
     
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  2. icarus.10
     
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    Per altro Paolo Barnard che è un femminista d'assalto,nei suoi scritti parla sempre di "tragica situazione delle donne italiane"
     
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    L'articolo manca di qualcosa di importante: per le donne ci sono uomini e uomini. Molte donne preferiscono fare sesso una volta con "lui" che farlo venti volte con "altri". Le donne sono accentratrici, monocordi, iperselettive, proprio per la paura di rimanere incinte di un beta. Barnard si rivolge alla loro sfera razionale, ma sappiamo che le donne non la usano per le loro scelte; quindi credo che l'appello di Barnard sia destinato a cadere nel vuoto.
     
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  4. TullioConforti
     
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    QUOTE (LordDrachen @ 20/8/2009, 14:07)
    DI PAOLO BARNARD
    paolobarnard.info

    “Perché fai sto mestiere?”. La mia sintesi potrà apparire banale, eppure in un Paese come l’Italia dove la Cultura della Visibilità è tutto, una donna così bella deve proprio passare le notti a caricar gente (come me o peggio)? Mi dice: “Con 100 euro in Romania mangi un mese in quattro persone, ecco perché”. Lo immaginavo, ma insisto: “Certo, se però ti trovi un uomo benestante qui… e bella così te lo trovi subito… non è un po’ meglio?”. Lei: “Come faccio? Con chi esco? Da sola? Non conosco nessuno”. “Ok,” replico “iscriviti a un’agenzia di modelle per intimo, per le fiere o cose del genere”.

    La ragazza mi fissa come se stessi parlando di Marte e di volare lassù. Il messaggio di quello sguardo, credetemi, era di una disistima terribile; il marciapiede è il target che la sua storia le ha trasmesso in eredità, non le è concesso neppure contemplare un mezzo gradino più alto. La giovane mi sollecita a consumare l’incontro nei minuti restanti, ma io a quel punto ho altri pensieri e la mia serata di sesso rapido svanisce. Sulla via del ritorno apprendo che non ha uno sfruttatore, lo ha avuto ma, dice lei, “se una ha le palle alla fine può sbarazzarsene, garantito”. Le credo, o meglio, le crede il mio senso di colpa.

    Mah veramente una bella ragazza non mi pare abbia bisogno di iscriversi ad alcunche´, le basta andare una sera in discoteca per riempire il carnet di numeri di telefono.

    Comunque il suo senso di colpa puo´ star tranquillo, in Romania ce ne sono a vagonate di prostitute che la danno per molto meno.

    E non hanno l´ombra di uno sfruttatore.

     
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  5. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (icarus.10 @ 20/8/2009, 14:31)
    Per altro Paolo Barnard che è un femminista d'assalto,nei suoi scritti parla sempre di "tragica situazione delle donne italiane"

    se ti spacci per maschilista chi ti legge? preferisco che cmq ci sia una riflessione anche se condita di ipocrisia,
    piuttosto che le solite tiritere e il male bashing.

    @WLM:
    CITAZIONE
    L'articolo manca di qualcosa di importante: per le donne ci sono uomini e uomini. Molte donne preferiscono fare sesso una volta con "lui" che farlo venti volte con "altri". Le donne sono accentratrici, monocordi, iperselettive, proprio per la paura di rimanere incinte di un beta. Barnard si rivolge alla loro sfera razionale, ma sappiamo che le donne non la usano per le loro scelte; quindi credo che l'appello di Barnard sia destinato a cadere nel vuoto.

    sono completamente d'accordo con te.
    ma allora perchè nel nord europa sono più dirette e leggermente meno selettive?
    posto in essere che selettive lo saranno sempre, la differenza da cosa è data?


    aggiungo un commento di una lettrice dell'articolo:
    Sono una ragazza giovane e carina, con una coscienza 'di classe'. Per anni sono stata quel tipo descritto sopra, quella che puo' praticare il sesso ludico perche' e' consapevole del proprio potere ma nel contempo non se la tira, cosa che mi ha messo al riparo da ogni nomea infamante (non e' il numero di amanti che fa la puttana, ma l'atteggiamento arrogante). Non ho mai rifiutato un'avance con un 'non mi stressare', al massimo con un sorriso. Con il mio psicanalista, quando ancora ci andavo, ci si riferiva a quel periodo come a una fase di bulimia affettiva, un ricorrere al sesso come antidepressivo come molti altri ricorrono alle droghe o ai farmaci in genere. Devo dire, vittimismo a parte, che tutto sommato come antidepressivo non era dei peggiori, e sono riuscita a vivere quella fase con una certa leggerezza e soddisfazione. Ciononostante, posso dire con certezza, e credo non valga solo per me, che la donna che si comporta 'come un uomo' non esista, e che il sesso ludico, da parte femminile, venga piu' o meno rivestito di altri significati, aspettative e speranze, cucite addosso anche al piu' improbabile dei compagni di una sera. In tutto, ricordo solo un paio di occasioni in cui sono riuscita a vivere la cosa fine a se' stessa, ma credo dipendesse dal fatto che e' accaduto cosi' in fretta che non ho fatto a tempo a costruirmi immagini mentali dell'uomo in questione, o lui non ha fatto in tempo a comportarsi in modo volgare e deludente con la ragazza che si era concessa subito. I maschi non hanno nessun 'pattern' di comportamento adeguato nei confronti della ragazza che pratica il sesso ludico, quindi nessuna sorpresa che manchi l'offerta, e viceversa una donna, in questa societa' maschilista, si ritrova in mano un potere sul maschio che, mancando altre risorse, finisce per usare con fini di controllo. Vecchia storia. Certo, se ci fosse maggior comunicazione a proposito delle rispettive esigenze, si farebbero grandi passi in avanti. Durante quel periodo, sono sempre rimasta convinta che il buon sesso fosse quello che si pratica nella coppia, perche' il sesso mordi e fuggi non lasci tempo per farsi esplorare ed esplorare l'altro, e quindi non soddisfa appieno. La donna, intendo. All'interno della coppia e' subito evidente che lui ha esigenze maggiori, in termini di frequenza. Spesso, piuttosto che dovermi sforzare e inventarmi di avere voglia, o peggio rinunciare, ho fatto sesso senza partecipare attivamente. Lo trovo una cosa dolce, mi leva ogni senso di colpa di averlo lasciato insoddisfatto, lui non ha lo stress di dovermi soddisfare, e comunque anche se non partecipo ci sono, non e' che nel frattempo guardo la tv. Eppure ogni volta l'interessato si stupiva che io fossi disposta a concedermi anche se non avevo voglia, a 'prestargliela'. Perche'? Forse danno per scontato l'egoismo? Le soluzioni si trovano, se c'e' volonta' di comunicazione. Non credo che i maschi siano tutti come li descrive l'articolo, sempre col chiodo fisso di inseminare chi capita. Credo che se uno fa del buon sesso a casa con la persona che ha scelto gli vada bene cosi', ad infinitum. Saluti
     
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  6. TullioConforti
     
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    Nel Nord Europa dove? Non troppo a Nord la c´e´ la Svezia e la Norvegia.

    Germania? Belgio? Mah.

    A me pare che se la tirano lo stesso ma sono leggermente piu´ educate nel negartela.

    Mignotte invece quante ne vuoi sempre e dovunque.


     
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  7. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (TullioConforti @ 20/8/2009, 15:38)
    Nel Nord Europa dove? Non troppo a Nord la c´e´ la Svezia e la Norvegia.

    se ci provo con 10 norvegesi (non troppo alte <_< ) e con 10 italiane, scommetti
    oh Tullio, che mi va meglio con le norvegesi?
    te pago na pizza tirata se perdo.

    cmq il meglio è il Regno Unito.
    ovviamente si parla di una botte e via, e al mattino manco ti conoscono.
    ma quello è un prb nostro.
     
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 20/8/2009, 15:01)
    @WLM:
    CITAZIONE
    L'articolo manca di qualcosa di importante: per le donne ci sono uomini e uomini. Molte donne preferiscono fare sesso una volta con "lui" che farlo venti volte con "altri". Le donne sono accentratrici, monocordi, iperselettive, proprio per la paura di rimanere incinte di un beta. Barnard si rivolge alla loro sfera razionale, ma sappiamo che le donne non la usano per le loro scelte; quindi credo che l'appello di Barnard sia destinato a cadere nel vuoto.

    sono completamente d'accordo con te.
    ma allora perchè nel nord europa sono più dirette e leggermente meno selettive?
    posto in essere che selettive lo saranno sempre, la differenza da cosa è data?

    Gran bella domanda. Per rispondere dovrei conoscere la realtà del Nord Europa (intendi la Scandinavia?). Ho saputo che la facilità delle donne scandinave è una leggenda metropolitana e che la loro maggior apertura al sesso rispetto alla realtà italiana sia legata a decenni a dietro.
    Gli uomini scandinavi infatti mi pare che siano i più depressi e tendenti al suicidio, mi sbaglio?
    Sul fatto che sono più dirette dovrebbe essere dovuto alla religione o al livello di ginarchia, diversi che in Italia. La loro minor selettività, che stento a immaginare, credo che sia solo una conseguenza di un maggiore coraggio, ma ripeto, non riesco ad immaginarla.

    L'effetto dell'essere dirette dovrebbe comportare una maggiore percezione della selettività (se una non ha coraggio o proprio non ce la fa a mettersi in evidenza, ciò non la rende meno selettiva).

    Perché le scandinave sono più dirette? A causa dell'imperante ginarchia.
    Perché la ginarchia scandinava dovrebbe renderle più dirette?
    Per lo stesso motivo che dico da anni:
    una grandissima differenza di valore culturale tra Gusti Sessuali Femminili e Gusti Sessuali Maschili comporta l'autoreferenzialità femminile; le donne, abbagliate dai GSF, invece che studiare i gusti dell'uomo, cerca di seguire i valori che tradizionalmente colpiscono positivamente la donna etero. Le donne, in questa situazione ancora più estrema rispetto alla nostra, sono ancora più brave a conquistare altre donne, ma poi l'uomo tende ancora di più verso l'impotenza, nonostante i meccanismi di adattamento. Poiché le donne etero tendono a fare sesso col maschio alfa e il suo incosciente scopo è quello di piacere alle altre donne, tendono sempre di più ad assomigliare al maschio alfa.
    L'uomo che piace, l'alfa, è uno che ci prova, è uno che ha coraggio, che esterna, che "è sicuro di sé" e viene scimmiottato dalla donna snaturata autoreferenziale.

    In Italia, le donne hanno potere, ma probabilmente il disprezzo per la femminilità apprezzata dall'uomo (chiamati retaggi maschilisti), non ha ancora raggiunto la maturazione dei luoghi più femministi.

    Perché in Scandinavia c'è più differenza di considerazione tra GSF e GSM? Non lo so, probabilmente è legato al fatto che lì il femminismo è più sviluppato, ma non conosco i rapporti tra questi due fenomeni (chi è causa dell'altro).


    Edit: aggiunta in rosso

    Edited by Warlordmaniac - 24/8/2009, 17:02
     
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  9. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 20/8/2009, 16:11)
    Gran bella domanda. Per rispondere dovrei conoscere la realtà del Nord Europa (intendi la Scandinavia?). Ho saputo che la facilità delle donne scandinave è una leggenda metropolitana e che la loro maggior apertura al sesso rispetto alla realtà italiana sia legata a decenni a dietro.

    in parte è leggenda e in parte no.
    ho amiche norvegesi e sono decisamente "cacciatrici".
    quando vogliono fare un pò di sesso lo fanno, anche se magari passano dei periodi in cui
    non sono interessate.
    mi raccontano le loro storie di sesso senza problemi. c'è sicuramente un approccio culturale
    differente ma è altrettanto vero che in buona percentuale sono storie con italiani e latini.
    però non sottovaluterei che l'altra percentuale sono cmq uomini norvegesi.
    in pratica, anche i nerd norvegesi trombano di più di un italiano medio.
    non molto, ma un pò di più si.

    CITAZIONE
    Gli uomini scandinavi infatti mi pare che siano i più depressi e tendenti al suicidio, mi sbaglio?

    non per mancanza di sesso, semmai per mancanza di altre cose.
    gli uomini nordici hanno più problemi orientati alla coppia, al matrimonio, ai figli che non al sesso.
    almeno questo mi è sempre parso di captare parlando con loro.

    CITAZIONE
    La loro minor selettività, che stento a immaginare, credo che sia solo una conseguenza di un maggiore coraggio, ma ripeto, non riesco ad immaginarla.

    guarda so di per certo che ti fanno degli assist incredibili se gli piaci.
    non la danno ovviamente a tutti, sono un pò meno selettive delle noste. un pò.
    sto cercando di capire da dove viene quel PO'.

    CITAZIONE
    L'effetto dell'essere dirette dovrebbe comportare una maggiore percezione della selettività

    certo che se è diretta, l'uomo fa meno fatica.
    magari qui è tutta una questione di occasioni perse perchè la donna è troppo indiretta e quindi
    non si conclude nulla.
    è una buona risposta.

    CITAZIONE
    le donne, abbagliate dai GSF, invece che studiare i gusti dell'uomo, cerca di seguire i valori che tradizionalmente colpiscono positivamente la donna etero.

    è anche vero che l'uomo moderno attratto magari da una visione della donna più "antica" non ha cmq il coraggio
    di farsi avanti e cmq è facilitato dalla donna più diretta con la quale almeno supera l'empasse iniziale.

    CITAZIONE
    Perché in Scandinavia c'è più differenza di considerazione tra GSF e GSM? Non lo so, probabilmente è legato al fatto che lì il femminismo è più sviluppato, ma conosco i rapporti tra questi due fenomeni (chi è causa dell'altro)

    non saprei. ti posso dire, e questo è personale, la differenza che suscitano in me le due tipologie di donne.
    la donna moderna indiretta italiana mi infastidisce e mi snerva dopo un pò.
    la donna scandinava diretta mi mette a disagio ma è anche tremendamente eccitante nel suo essere disinibita.
    nessuna delle due va bene per una coppia, ma qui si parlava di incontro sessuale e stop.... quindi è più appagante andare con la seconda ^_^
     
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  10. COSMOS1
     
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    CITAZIONE (LordDrachen @ 20/8/2009, 15:01)
    aggiungo un commento di una lettrice dell'articolo:

    ...

    dove sono i commenti?
     
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  11. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (COSMOS1 @ 20/8/2009, 18:27)
    dove sono i commenti?

    è il tuo commento al commento questo? :lol:
     
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    Lord, ti sei accorto che nel mio post manca un "non"?
     
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  13. aless73
     
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    Non pensate che in generale viviamo in una società che ha una tremenda paura dell'altro? Una paura che diventa paralizzante secondo me nella donna. Tutti i santi giorni i telegiornali e trasmissioni varie ci offrono la loro carrellata di casi di cronaca nera: uomini che uccidono, violentano donne, rom sanguinari, immigrati tutti terroristi: insomma una società di matti furiosi. Ecco che poi arrivano le ronde, la cantilena sulla sicurezza che non si ferma mai. Questa è la strategia, sempre vincente, che il potere politico-economico attua per mantenere il controllo della situazione e per dirottare l'attenzione del popolino lontano dai problemi reali. Secondo me tutto questo ha delle ricadute negative sulla relazione uomo-donna, e in parte questo spiegherebbe anche la ritrosia in più che le italiane dimostrano rispetto ad altre donne europee nell'approccio con l'altro sesso. Sarei curioso di sapere se anche altrove, perlomeno in Europa, i mezzi di comunicazione insistono sulla cronaca nera notte e giorno oppure non ci fanno neppure caso. Insomma se dipingono l'altro come un potenziale criminale. L'atavica paura che la donna ha dell'uomo verrebbe amplificata dalla situazione contingente. Che cosa ne pensate?
     
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    CITAZIONE (aless73 @ 22/8/2009, 18:23)
    Non pensate che in generale viviamo in una società che ha una tremenda paura dell'altro? Una paura che diventa paralizzante secondo me nella donna. Tutti i santi giorni i telegiornali e trasmissioni varie ci offrono la loro carrellata di casi di cronaca nera: uomini che uccidono, violentano donne, rom sanguinari, immigrati tutti terroristi: insomma una società di matti furiosi. Ecco che poi arrivano le ronde, la cantilena sulla sicurezza che non si ferma mai. Questa è la strategia, sempre vincente, che il potere politico-economico attua per mantenere il controllo della situazione e per dirottare l'attenzione del popolino lontano dai problemi reali. Secondo me tutto questo ha delle ricadute negative sulla relazione uomo-donna, e in parte questo spiegherebbe anche la ritrosia in più che le italiane dimostrano rispetto ad altre donne europee nell'approccio con l'altro sesso. Sarei curioso di sapere se anche altrove, perlomeno in Europa, i mezzi di comunicazione insistono sulla cronaca nera notte e giorno oppure non ci fanno neppure caso. Insomma se dipingono l'altro come un potenziale criminale. L'atavica paura che la donna ha dell'uomo verrebbe amplificata dalla situazione contingente. Che cosa ne pensate?

    Non sono mai vissuto all'estero. Per rafforzare quello che dici, uno volta ho riflettuto sul verbo "importunare" e sul suo significato.

    "Provarci con una donna, ma......"
    ......
    "Provarci con una donna, in un modo un po' ....."
    ......
    "dare alla donna il messaggio che ..... sì piace, ma...."
    ......
    "provarci con una donna e sbagliare..... donna" : OK

    Importunare --> "provarci con una donna e sbagliare donna"
     
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  15. LordDrachen
     
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    CITAZIONE (Warlordmaniac @ 21/8/2009, 21:54)
    Lord, ti sei accorto che nel mio post manca un "non"?

    no......
     
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75 replies since 20/8/2009, 13:07   1923 views
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